Una mostra congiunta tra le fondazioni “Il Fiore” e “Arpa” per raccontare gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030
Diciassette fotografie dell’artista Enzo Cei proposte sui canali social dei due Enti: si inizia a settembre, con due appuntamenti settimanali: il mercoledì e il sabato.
Primo appuntamento mercoledì 9 settembre con l’ultima pubblicazione del 7 novembre.
Una mostra a quattro mani, co-organizzata dalla Fondazione il Fiore e dalla Fondazione Arpa per raccontare, attraverso gli scatti dell’artista Enzo Cei, i 17 obiettivi fissati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite all’interno dell’Agenda 2030. È quella che verrà inaugurata ufficialmente, in questo mese di settembre, all’interno di un contenitore innovativo: i canali social dei due Enti che hanno concepito l’evento.
La recente pandemia, del resto, ha accentuato alcune delle tematiche contenute nel documento redatto dall’ONU e finalizzato a raccogliere sfide di estrema rilevanza: tra i molteplici nodi da sbrogliare spiccano il contrasto alla povertà estrema, la lotta alle diseguaglianze ed alle ingiustizie di ogni genere e l’impegno per invertire la rotta del cambiamento climatico. Diciassette obiettivi per uno sviluppo sostenibile che, se raggiunti, possono imprimere una svolta concreta per rispondere alle nuove esigenze globali, diventando risposta concreta anche per attenuare l’impatto delle situazioni di emergenza, come quella dettata dal Covid19.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare un dibattito collettivo, ecco allora che questi diciassette punti vengono rappresentati visivamente attraverso l’arte di Enzo Cei, con altrettante fotografie. Un progetto, questo, che segna anche il nuovo capitolo di un’importante collaborazione tra la Fondazione il Fiore – ente culturale fiorentino volto a promuovere la poesia e le arti, presieduta dall’Avv. Maria Giuseppina Caramella – e la Fondazione Arpa, la Onlus oggi presieduta dal Prof. Luca Morelli che fin dal lontano 1992 si occupa di favorire la formazione e la ricerca in ambito sanitario, sostenendo al contempo progetti di cooperazione umanitaria in tutto il mondo.
Considerata la fase storica, la mostra si adatterà seguendo un canovaccio inedito e, forse anche per questo, ulteriormente stimolante. Le 17 fotografie protagoniste dell’esposizione saranno infatti proposte – nei mesi di settembre e ottobre – sul canale Social (Facebook) di entrambe le Fondazioni, continuativamente. Le opere, intrise della profonda empatia connaturata all’artista e caratterizzate da un potente impatto visivo, raccontano al meglio il lavoro e l’impegno di Enzo Cei.
Da sempre attento a documentare con passione e forte impegno civile la sofferenza umana in tutte le sue espressioni, per destare una riflessione nella coscienza collettiva, Cei ha avuto modo di collaborare con il Prof. Mosca alla pubblicazione di un volume sui pazienti che hanno affrontato trapianti di organi e ad un libro fotografico dedicato alla figura professionale dell’Infermiere.
Per questa mostra, Enzo Cei ha selezionato 17 foto edite e inedite che si prestano in modo efficace a illustrare il corrispondente obiettivo ONU. Ne è risultato un vero e proprio commento poetico all’elenco altrimenti arido dell’Agenda ONU 2030: dall’esposizione emerge un messaggio visivo molto intenso che è al tempo stesso di denuncia e di speranza.
“Questa collaborazione tra le due Fondazioni toscane – il commento da parte di “Il Fiore” – si iscrive in una lunga tradizione di iniziative portate avanti insieme con successo. La mostra sui 17 obiettivi ONU contenuti nell’Agenda 2030 vede in Enzo Cei un link del tutto speciale poiché l’Artista negli anni scorsi ha lavorato alacremente sia con la Fondazione Arpa che con la Fondazione il Fiore”.
Soddisfazione viene espressa anche da parte del Presidente di Fondazione Arpa, Prof. Luca Morelli: “Si tratta di un’importante passo in avanti che si colloca in un percorso teso a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche cruciali per il nostro futuro. Siamo felici di declinarlo attraverso le opere di un grande artista, vero trait d’union tra due Fondazioni che collaborano ad un progetto importante con reciproca stima”.
Qualche nota biografica sull’artista e fotografo:
Enzo Cei nasce a Ghezzano (Pisa), e cresce in una famiglia contadina. Autodidatta, dagli anni Settanta fotografa e stampa in bianco nero occupandosi di fotografia narrativa e scegliendo l’ordinario come “evento” dentro storie radicate nel territorio cui appartiene. Per aderire alle cose come gli è naturale, organizza la sua attività lontano dalle leggi proprie della committenza, dedicando ai suoi progetti il tempo che chiedono.
Lavoro, costume, vissuti sociali e sanità gli offrono idee e risorse utili alla pubblicazione dei suoi libri, curati affinché rispettino fino in fondo le loro finalità di informare documentando. È un lavoro che accorda contatti umani e conoscenza dei fatti nella luce naturale che li accoglie; ma saranno poi ostinati e ripetuti procedimenti di camera oscura a restituire alle fotografie l’energia espressiva desiderata. Col digitale, oggi trova il naturale innesto per potenziare le espressività del bianco nero fedelmente alla sua tradizione.