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La casa della luce

La prima sede della Fondazione il Fiore comincia a prendere forma in coincidenza con il riordino e la prima pubblicazione delle poesie del fondatore Alberto Caramella che decide di rendere pubblica la poesia di una vita (1995) come si evince chiaramente dalle sue parole tratte da una lettera scritta all’editore Vanni Scheiwiller:

scrittore segreto ed ostinato di componimenti in forma di poesia da oltre cinquantanni, ne stavo terminando allora la definitiva raccolta e l’ultima rielaborazione per la primissima pubblicazione avvenuta nel 1995: nell’anno stesso nel quale è stata occupata la nuova residenza di soggiorno e di lavoro.

La casa nasce dalla ristrutturazione coraggiosa e fantasiosa di una tipica casa colonica toscana, trasformata in Casa della Luce e della Poesia.

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L’idea particolare e geniale fu quella di non solo integrare la casa nel paesaggio, come era nella sua primissima origine, ma di fare entrare la campagna circostante e la luce in casa, cercando di abbattere ogni ostacolo che poteva impedirne il propagarsi.
Furono eliminate le persiane e gli infissi incongrui, tutte le murature non portanti furono buttate giù e sostituite da longarine argentate del colore delle foglie dell’ulivo.

Sembrava una nave, San Vito, che leva dal cantiere lo scafo con le sue robuste nervature ancora vuoto e già elegante ma disadorno: di una così nuda evidenza, da sembrare oggetto casuale e abbandonato.

(ancora dalla medesima lettera)

In questo frangente entra in cantiere l’architetto Lorenzo Papi che con rara sensibilità ha compreso e intuito il progetto del fondatore: un programma poetico in cerca del proprio sogno.
L’ingresso in cantiere del geniale puer-poeta, come lo chiamava il fondatore, ha portato idee originali e fantasiose che non senza difficoltà sono state realizzate.

L’amore per il mare ha introdotto l’azzurro Papi, l’amore per il volo ha dato vita al gabbiano, originalissima seduta e a tutti i tavoli: il mirage, la farfalla (anche detta le gemelle), l’aquilone, ecc.
Architettura e poesia hanno dialogato in modo perfetto creando uno spazio dello spirito.

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Questa prima sede ha accolto e accompagnato la Fondazione il Fiore e il suo fondatore fino alla scomparsa del medesimo, nel 2007, e ancora fino al 2016, anno nel quale si è trasferita nella nuova e attuale sede di Via Giovanni Prati.

La nuova sede, ancora più vicina alla città e facilmente raggiungibile con ogni mezzo, vuole ulteriormente facilitare l’apertura della Fondazione il Fiore ai cittadini di Firenze e del mondo.
La prima sede è stata luogo di accoglienza eccezionale richiamo per tutte le forme di arte italiane e straniere: poesia, architettura, pittura, scultura, teatro, ma era di disagevole accesso. Adesso la ridotta dimensione della sede non consente l’accoglienza di prima e “costringe” la Fondazione a uscire verso l’esterno e a fare i primi passi necessari per l’incontro.

La nuova sede

La nuova sede si trova in Via Giovanni Prati, via che unisce Via delle Campora a Via Metastasio ed è dedicata al poeta, scrittore e politico Giovanni Prati (1814 – 1884) che fu Senatore del Regno. L’immobile sede della Fondazione fu costruito nei primi anni del 1900. La sua edificazione da parte di una società cooperativa risulta terminata nel 1913.
Forse non è un caso che nella zona di Porta Romana, nacque il secondo Convento delle Clarisse a Firenze.

Approfondimenti

La casa della luce

La casa della luce

Per scoprire la Casa della Luce e le fasi della sua realizzazione, puoi consultare il volume dedicato (1999, ed. Vanni Scheiwiller (All'insegna del Pesce d'Oro), Milano - Fondazione Il Fiore, Firenze), con testi e poesie di Alberto Caramella, testi e disegni di Lorenzo Papi, e interventi di Virgilio Francucci, Riccardo Francalanci, Eraldo Garello, Giovanna Giubelli, Giorgio Luti, Eleonora Massa, Carmelo Mezzasalma, Adelia Noferi, Alessandro Parronchi, Francesco Perissa, Vanni Scheiwiller.

Il luogo

Il luogo

La collina di Bellosguardo, dove sorge la Casa della Luce, ha da sempre un'antica vocazione poetica e spirituale, fu infatti la sede dell'antico Convento di Santa Maria a Monticelli, come riferito nel libro Piccarda Donati nella Storia del Monastero di Monticelli di M. Grazia Beverini del Santo (2007, Polistampa, Firenze).

Alberto Caramella

Alberto Caramella (2 marzo 1928 – 12 marzo 2007) è stato avvocato, poeta e scrittore. Nato a Firenze, vi ha trascorso tutta la vita svolgendo un’intensa attività professionale e d’insegnamento presso la Facoltà di Giurisprudenza prima e la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri poi. Ha sempre coltivato l’amore per la poesia e nel 1995 pubblica la sua prima raccolta Mille scuse per esistere, con prefazione di Giorgio Luti e, in appendice, una lettera di Mario Luzi all’autore. Tra le opere successive si ricordano I viaggi del Nautilus (1997), Lunares Murales (1999), Il soggetto è il mare (2000), Pulizia, o del percezionismo (2004), Il libro liberato (2005). Nel 1997 nasce la Fondazione il Fiore, voluta da Alberto Caramella per promuovere la poesia di Firenze e la poesia del mondo a Firenze.

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Lorenzo Papi

Nato a Firenze nel 1932 si laureò nel 1959. La sua tesi era il progetto del Museo d’Arte Contemporanea a Firenze. Ha fatto importanti esperienze presso famosi architetti: Aalto, Asplund, Jacobsen e con Le Corbusier. Ebbe la direzione dello studio del Prof. Ing. Pier Luigi Nervi in U.S.A. Ebbe il suo studio di Firenze “Forte 63”. Lavorava a progetti in tutto il mondo in collaborazione con le più importanti ditte di costruzioni internazionali. Noto come designer giornalista e scrittore d’arte e di architettura sono importanti i suoi libri su Mies van der Rohe e Marino Marini. Le sue opere più importanti sono state realizzate a Firenze: il Museo “Marino Marini” e la “Fondazione il Fiore” (1992-1995).