• (+39) 055 225074
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ilaria Minghetti

Voci dell’io nei versi di Inseguendo la bellezza
La prima volta che incontrai Alberto Caramella ebbi l’impressione di avere davanti un ritratto ottocentesco: capelli bianchi, barba curatissima, espressione dolce e severa nello stesso tempo. Era un elegante signore dagli occhi attenti. Parlando, rivelò subito un carattere cordiale, una mente aperta al confronto di idee, proponendosi sicuro di sé e contemporaneamente aperto al dialogo. Mi piacque. Le varie occasioni che ci sono state di incontrarlo hanno costituito un percorso fatto di interessanti conversazioni e di altrettanto interessanti riflessioni sulla poesia: sulla poesia in generale e sulla sua poesia. La sua poesia: è su questa che Maria Giuseppina Caramella, figlia di Alberto Caramella, mi invitò a parlare nell’occasione della presentazione della raccolta Inseguendo la bellezza, libro uscito nel 2013 e che raccoglie poesie scelte dalle opere del padre Mille scuse per esistere, I viaggi del Nau- tilus e Lunares Murales. Ampia è la produzione poetica di Caramella ed io vorrei soffermarmi sulla poesia «racchiusa» in Inseguendo la bellezza, sui vari aspetti, i vari volti, le varie sfumature che rendono significativi questi versi. In queste poesie convivono la capacità razionale di analizzare il valore del vivere e la capacità emozionale di cogliere l’anima e i sentimenti del vivere stesso. Il poeta attraverso il ricordo valuta il proprio vissuto, lo rivive, lo ripercorre con i tempi che consentono una valutazione più dominata del proprio vissuto, mantenendone intatto il coinvolgimento del cuore. Parla di se stesso e dilata il suo parlare a tutti: ciascuno percorre il proprio cammino esistenziale e ogni vita è un mondo diverso, ma tutti sono accomunati dall’avventura della vita che, nonostante i suoi infiniti volti, unisce sotto lo stesso cielo. Caramella nei suoi versi canta l’anima della vita ed è voce capace di cantare un’armonia che coinvolge, uno dopo l’altro, ogni lettore. Emerge la ricerca di armonia tra mente e cuore, pensiero ed emo- zione, valutazione ed istinto poiché tutto convive nell’uomo che «vive» e tutto deve avere il proprio spazio: Caramella ha trovato questa armonia e ne ha fatto i binari del suo far poesia. osserva la vita, Caramella, e ne coglie ciò che rende ogni realtà straordinaria, sia essa semplice o complessa, perché la vita stessa è straor- dinaria anche nei piccoli atti, in ogni quotidiana verità che molti non sanno vedere. Questi versi sono uno strumento per afferrare il senso profondo della vita che è nell’agire, nell’amore, nel dolore, nel lottare quotidianamente: sono versi ricchi di vita che accompagnano alla scoperta della bellezza del- l’esistere. La bellezza, in Caramella, è armonia, è senso del divino, è anima della vita, è il perfetto rapporto tra ciò che viviamo e il significato di ciò che viviamo. La vita di ciascuno è un insieme di innumerevoli realtà e mirare all’ar- monia, alla bellezza, al sublime, come filo conduttore di tutto, significa ricer- care un ordine interiore delle cose che porta a un rapporto più diretto e più profondo con noi stessi e con il mondo del quale siamo parte. Importante in questi versi è il ricordo, vissuto con l’umana nostalgia del tempo che non sarà più nostro se non nel ricordo stesso, ma che sarà sempre parte di noi, parte basilare poiché noi siamo conseguenza di ciò che siamo stati, delle scelte fatte, delle esperienze vissute. Il ricordo ha il suo pie- distallo nella sua essenza: significativo è non tanto il vissuto come agire, ma significativo è il vissuto come sentimento, stato d’animo, coinvolgimento emotivo, spinte dell’agire stesso. Ricordare è leggere se stessi in maniera più pacata, arricchiti da espe- rienza, capaci di imparare da se stessi, forti della capacità di valutare il bene e il male che da noi hanno preso vita. Il ricordo è lo studio, l’analisi e l’osservazione del proprio pensare e del proprio agire, è la valutazione di tutto così da divenire una guida, domi- nando ciò di cui l’uomo è artefice e protagonista. Ricordare è capire la pro- pria natura perché valutando le realtà con l’aiuto del tempo l’uomo riesce a porsi davanti a se stesso con maggior oggettività, minor istintività e forse minor paura. L’uomo è un essere imperfetto, che delle proprie imperfezioni deve fare non una frustrazione, ma uno stimolo alla ricerca del proprio miglio- ramento. In questo passaggio la spiritualità del poeta entra da protagonista: l’uomo è creatura di Dio e ciò eleva l’uomo come essere che, pur imper- fetto, può aspirare a un progressivo miglioramento di se stesso, guidato da quella stessa realtà divina della quale è figlio e che, nello stesso tempo, è parte di lui. Inseguendo la bellezza raccoglie versi appartenenti a opere diverse, ma uniti da concetti che li rendono perfettamente consequenziali nel for- mare un cammino interiore che trova base in tre volontà-cardine: ricercare il significato della vita, ricercare il senso di Divino nella vita, ricercare la bel- lezza della vita, formando un ricamo nel quale la spiritualità e l’umanità si intrecciano in un equilibrio di perfetto e imperfetto, di dolore e di gioia, di sogni e di timori, perché così è in ogni essere umano. Vivere «inseguendo la bellezza» è vivere inseguendo la perfezione, inseguendo il divino: un percorso che eleva l’uomo, giorno dopo giorno, teso a una ricerca che di per se stessa è significato di vita. La mente e il cuore devono mirare al sublime dell’esistere, non fer- mandosi all’immediato, ma proiettandosi verso ciò che c’è dietro l’imme- diato di uno sguardo, di un volto, di un gesto, di una parola, capendo e assaporando il vero nutrimento di ogni esperienza. se la bellezza è il simbolo della perfezione, la bellezza è anche stimolo e speranza, traguardo e spinta a non fermarsi davanti a ostacoli che talvolta sono tali e talvolta sembrano tali. Alberto Caramella è stato uno studioso della vita: nei suoi versi si avverte in modo netto la volontà di non essere passivo, ma parte vitale del mondo, felice di esistere nonostante il dolore che della vita è parte, motivato a lottare per il suo posto nel mondo anche se in un suo titolo chiede «mille scuse per esistere». C’è la netta consapevolezza che capire il significato della vita dipende da noi: nessuno ci insegna a vivere e solo la quotidianità porta alla scoperta e alla consapevolezza. È una lettura stimolante della vita: ogni atto, ogni sentimento, ogni ricordo sono importanti mattoni che formano e sorreg- gono il peso della scoperta. In Caramella domina l’intuizione che la vita è «tutta la vita»: dalle più grandi alle più semplici creature, dalle grandi azioni ai piccoli gesti del quo- tidiano, tutti e tutto sono importanti parti del mondo e tutti e tutto rac- chiudono una propria originale capacità di arricchire, di essere un bagaglio di significativa fragilità o di assoluta forza, offrendo continui momenti di stimolo a pensare, riflettere, scoprire. La poesia di Caramella nasce dalla vita e della vita sottolinea l’anima. sono versi incisivi dove la forza di progredire, la volontà di capire, l’approccio diretto con la vita sono ingredienti magistralmente uniti e vincenti nel raggiungere il risultato di una equilibrata lettura dell’animo umano. Caramella è stato capace di sublimare il quotidiano, cioè di scoprire nel vissuto di ogni giorno la magia dell’uomo: un semplice atto può rac- chiudere un significato importante, esserne simbolo e divenire poesia. Il mistero della vita è racchiuso in ciò che vive intorno a noi e dentro di noi e questi versi guidano a scoprirlo. Il percorso introspettivo di Caramella si snoda in «tappe»: parte dal- l’anima, ecco la ricchezza spirituale dell’uomo, affronta un cammino fatto di azione-pensiero-sentimento, ecco la vita, cerca l’essenza, ecco il signifi- cato del vivere. Tutto conduce all’armonia, intesa come equilibrio tra la spiritualità del proprio io e l’essenza della propria vita. Il poeta si pone davanti al continuo divenire della vita con saggezza: la vita è una corsa, un evolversi del tempo nel quale avviene l’eterno incon- tro-scontro tra uomo e mondo, mondo fatto di realtà talvolta positive e tal- volta negative, ma sempre e sempre meritevoli di essere vissute, perché que- sto è il mistero e l’affascinante dell’essere uomini. Ciascuno ha la propria avventura da affrontare perché questa è la vita: un’avventura non prevedibile, un viaggio verso l’incerto che proprio dal- l’incerto trae la propria spinta. Evoluzione, scoperta, dolore, nostalgia, amore, stupore, cammino fatto di corpo e di anima, di passione e di sentimento, di sconfitte e di progetti: tutto questo se vissuto in pieno, cogliendo il profondo di ogni realtà, è vita. Nelle poesie raccolte in Inseguendo la bellezza si avverte una grande forza vitale. Il vissuto, dal ricordo di semplici realtà all’analisi di profondi senti- menti, è protagonista di lirica alta, di poesia che è veicolo di sensazioni e che è voce dell’anima. Caramella in un suo verso scrive che “Poesia è scrivere col cuore in gola” e si avverte benissimo: il cuore ha tanti motivi per essere in gola, per la felicità o per lo stupore, per la sorpresa o per l’attesa, sempre per qualcosa che è forte emozione. Questa poesia è voce delle emozioni e dell’interiorità, è ricerca e necessità di conoscere la vita, è una continua riflessione su ciò «che è» e su ciò «che siamo», in un continuo incontro-scontro tra l’io e il mondo, l’io e la vita, l’io e l’io. In Caramella c’è la volontà e la forza di guardare in faccia la vita: c’è il coraggio di affrontare il dolore, c’è la gioia di vivere un amore, c’è il dolce-amaro del ricordare il passato, c’è la profondità di trovare sostegno nella spiritualità. In questi versi la vita è sentita e proposta come una scoperta quoti- diana mirata ad un affascinante evolversi, del quale ciascuno è alternativa- mente protagonista e vittima. Attraverso questi versi, così ricchi, il poeta ha saputo creare un incon- tro profondo di anime tra se stesso e il lettore. Due individui diversi, ciascuno con la propria esperienza e il proprio percorso, ma accomunati dalla necessità di amare, dal desiderio di essere amati, dalla nostalgia del passato, dall’essere persone. Il poeta offre il proprio vissuto attraverso la propria poesia e chi legge è coinvolto nel creare un rapporto tra se stesso e l’autore in un con- fronto di crescita. Il percorso esistenziale di ricerca e di scoperta che Alberto Caramella ha compiuto durante il suo tempo di uomo è divenuto il contenuto della sua poesia: una poesia che è, oltre che offerta e condivisione, una confes- sione intima. Non è percorso semplice leggere la vita «oltre», oltre il limite del materiale, oltre il limite del banale, oltre quel limite che per molti è illusorio punto di arrivo. Andare oltre vuol dire rischiare, cercare di capire e ottenere risposte impreviste e molte volte scomode, ma vuol dire anche interrogarsi sul vero senso della vita e capire la vera grandezza di questa. La grandezza della vita è la bellezza della vita, bellezza che il poeta ha cercato nella e con la spiritualità, nella e con la mente, nei e con i senti- menti. La poesia di Inseguendo la bellezza è una poesia nella quale tutto è armonia, dai versi netti e ricchi di ritmo, nei quali la parola è perfettamente usata nella propria bellezza e nella propria funzione, ai contenuti analizzati e proposti con forza e con magica capacità di coinvolgimento. Dalla mente e dal cuore di Alberto Caramella ha preso vita una poe- sia profonda, della quale è protagonista la vita, anzi il mistero della vita: un percorso esistenziale di uomo che è divenuto anima di poesia.